Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.
Oscar Wilde
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domenica 12 dicembre 2010
MATRIMONIO INVERNALE... TRA SOGNO E REALTA'
Sono sempre più le coppie di sposi che scelgono di pronunciare il fatidico SI nei mesi più freddi, tra atmosfere magiche e giochi di luce di candele...
Qualche consiglio?
Addobate la chiesa con stelle di Natale bianche, mentre per il bouquet scegliete bucaneve e agrifoglio.
Sui tavoli invece optate per delle tovaglie di broccato color avorio, con dei centrotavola dove si alterneranno le camelie con della cannella, rami di vischio, abete e candele.
Come segnaposto utilizzate dolcetti di marzapane,belli e golosi allo stesso tempo.
Non dovrà mancare un abete nella sala del ricevimento, con tante luci rigorosamnete bianche e addobbi degli stessi colori dei fiori, sotto al quale farete sistemare i cadeau come fossero doni... natalizi.:-)
martedì 14 settembre 2010
I MUST DELL'AUTUNNO 2010
L'autunno è vicino e l'allegria e la solarità dell'estate sembra essere sempre più lontana. Sposine se volete essere al passo con la moda ecco le tendenze per questa stagione;
i colori sono tinte solari come il giallo, l’arancione accompagnati da un verde brillante, oppure il rosso o il marrone accompagnato al ruggine e oro, e per chi non teme osare, allora via libera al blu-navy, al melanzana e all’ ocra. Ma le novità non sono solo nei colori bensì anche nella cura dei particolari che deve essere rivolta alla confezione : scatole, scatoline e nastrini, devono avere un unico filo conduttore e dare un tocco di colore meglio se in linea con quello del vestito o del bouquet della sposa. Un protagonista assoluto delle tavole autunnali è sicuramente il cioccolato,che ora si sostituisce volentieri ai soliti dolci e alle confettate.
La nuova stagione porta con se nuovi colori e più cura dei particolari, il matrimonio cambia ma il giorno delle nozze resta sempre indimenticabile!
IL BOUQUET
Il bouquet è l'ultimo dono dello sposo alla sposa prima delle nozze, ma la scelta è sempre della sposa. Innanzitutto dev'essere adatto al colore e struttura all'abito e alla figura della sposa, da evitare per le spose minute i bouquet ingombranti e a fasci, meglio un mazzolino compatto che slanci la figura.Mentre sarebbe perfetto sulle spose alte il fascio, o un particolare fiore avvolto nel nastro di raso o di organza, chic e minimalista.Non solo fiori, ma anche bacche, rami e foglie importanti per una sposa che ama distinguersi...
lunedì 26 luglio 2010
CHE SPOSA SEI?
Non prendetevela se dico che le fidanzate sono donne inquiete! Sappiamo perfettamente che ogni futura sposa è un universo in evoluzione; d’altra parte diciamole pure: l’organizzazione del matrimonio è una MISSIONE prettamente femminile, è la sposa che non vede l’ora di pianificare mentre l’uomo ne farebbe volentieri a meno. Di seguito mi accingo a descrivere alcuni profili ricorrenti. E voi future sposine in quale di questi vi riconoscete maggiormente?
L’INDECISA
L’indecisa è la sposa che fa fatica a prendere una direzione. Se deve scegliere il colore dominante del matrimonio per lei il rosso è uguale al giallo, il girasole può essere uguale alla rosa o al crisantemo… Insomma le piace tutto e niente! Un disastro!Si informa e si tiene aggiornata, navigando in internet per trovare spunti e idee, ascolta i pareri altrui nella speranza di aver consigli risolutori!e invece è sempre più confusa e cerca appoggio nel futuro marito che in alcuni casi sa aiutarla e altre volta rimane infastidito dalla sua vulnerabilità. In conclusione la sposa indecisa trova le soluzioni all’ultimo momento, ma ciò non le toglie il dubbio che avrebbe potuto fare diversamente e magari pure meglio!!! Ma soprattutto avrà un dubbio atroce, “Ma sarà stato l’abito giusto?” Tutti i dubbi ma questo no! Oh mio Dio!
LA RISOLUTA
La risoluta non concede molto spazio al parere altrui, compreso quello del futuro marito: si è vero, diciamolo gli chiede consiglio ma in realtà sappiamo bene che finge di ascoltarlo ;-) e anche la sua metà è già rassegnata perché sa che si farà come ha deciso lei! In questo però lo sposo della risoluta vive con un certo sollievo queste capacità organizzative, sentendosi sollevato da decisioni che in fondo lo interessano poco! Un consiglio:Sei proprio sicura di aver fatto la scelta giusta? lasciati mettere la pulce nell’orecchio da quella tua amica … forse se dice la stessa cosa di tua sorella non ha proprio tutti i torti!
LA PERFEZIONISTA
Si muove con larghissimo anticipo, di solito sceglie location e la chiesa un anno e mezzo prima delle nozze!E’ la sposa che ha ogni dettaglio sotto controllo e pianifica in maniera quasi maniacale le mansioni da svolgere. Non perde mai tempo e cerca di prevedere il problema per avere le soluzioni adatte a qualsiasi soluzione. Non ama gestire l’imprevisto ; potreste trovarla in bagno in lacrime con le calze smagliate … perché vorrebbe pianificare anche quello! ma non si può prevedere tutto sposine! Per cui mi sento di dare un piccolo consiglio anche a chi di voi si riconoscerà in questa sposa;
Immagina almeno 5 imprevisti per il tuo matrimonio. Uno per te, uno per lo sposo, uno per il luogo della cerimonia, uno per la lista nozze e uno a piacere…Descrivili con richezza di particolari, inventa come risolverli e cerca di riderci su! Ma soprattutto fai qualcosa di insospettabile quel giorno, per dimostrare a te stessa e al tuo fidanzato che sai sorprenderti!!!
LA SOGNATRICE
Non ha i piedi per terra e immagina il suo matrimonio come la realizzazione di un sogno d’infanzia. E’ romantica e un pò sconclusionata nei preparativi, necessita di aiuto nella pianificazione del matrimonio.Il suo principe azzurro vive con un po’ di disagio il carattere della sposa in quanto teme che il budget delle nozze le sfugga di mano! Qualche volta ha ragione. Povero principe! da azzurro potrebbe diventare verde dalla rabbia! ;-) Un consiglio anche a queste sposine; Continuate a sognare, ma cercate supporto in qualcuno che sappia incorniciare i vostri sogni in un quadro reale e ascoltate il vostro lui cercando di immaginare uno scenario che contempli anche i suoi desideri …
Forse vi sarete identificate o forse vi sarete ritrovate in più profili … Niente paura! Sono aspetti el vostro carattere da sempre, che vengono esasperati nella fase di organizzazione del matrimonio così come poi succede nella vita di tutti i giorni. L’importante è che siate libere di manifestare il vostro modo d’essere…
lunedì 28 giugno 2010
L’ADDIO AL NUBILATO E CELIBATO E FESTA SIA!!!
Vediamo un pò … volete qualche idea? Beh naturalmente le migliori sappiate che le riserverò alle amiche\ci dei miei sposi, ma sarò buona, per cui vi darò qualche suggerimento…
Per una sposa glamour perché non organizzare un viaggio in auto di lusso da casa vostra fino a un locale dove l’aspetta una serata di balli e canti con le amiche più care, oppure un wek-end in una delle sue città preferite?… vediamo vediamo… non posso dirvi proprio tutto… ehhhh
E per lui? Vi ricordo che l’addio al celibato per tradizione vuole qualcosa che “tenti” lo sposo per fargli ricordare che compiendo il famoso passo fatidico non potrà più tornare indietro ( ma senza esagerare s’intende!!). A volte è proprio lui a pagare il conto in segno di gratitudine verso gli amici che l’hanno accompagnato nel suo celibato. La cosa veramente importante è che la serata degli addii consideri i gusti degli sposi e che sia un momento di allegria da trascorrere insieme. Ecco che può essere sufficiente anche la partecipazione ad un evento sportivo oppure uno spettacolo o un concerto del suo gruppo preferito.
Che la festa abbia inizio!!!
SI AMORE ..MA L’ANELLO DOV’E’?
Qualsiasi sia la dichiarazione (e in tutto questo… speriamo che le più romantiche vengano assecondate dai loro fidanzati IN GINOCCHIO E CON UN SOLITARIO TRA LE MANI!!) l’anello di fidanzamento NON PUO’ MANCARE.
Al posto del diamante magari una pietra preziosa, ricordo di un viaggio importante fatto insieme, può rivelarsi un simbolo molto più personale, almeno quanto un gioiello di famiglia. E che dire poi dello sposo che nasconde l’anello con incastonata una perla all’interno di un’ostrica?! Ma siii!! ;-)
Se l’anello è il simbolo della fatidica promessa di matrimonio, dal momento in cui viene donato ha inizio il fidanzamento, ossia quel lasso di tempo che intercorre tra la promessa e la data delle nozze e in molti casi può servire per far conoscere le rispettive famiglie che non ne hanno ancora avuto l’occasione.
Per quanto riguarda la durata, può variare da un anno a sei mesi, il tempo minimo per i preparativi del matrimonio
Ed ora divertitevi a comunicarlo nei modi più divertenti ad amici e parenti!!
IN GINOCCHIO DA TE
Forse anche voi avete una nonna che racconta con gli occhi lucidi di quando il nonno andò a chiedere la sua mano… Anche se non lontanissimi nel tempo, quei bellissimi ricordi appartengono ad un’altra epoca, tanto sono diversi dallo stile degli sposi di oggi che, spesso conviventi e molte volte anche genitori, in qualsiasi caso liberi di affrontare serenamente il loro futuro di coppia, prendendo la fatidica decisione insieme, non sempre rispettando l’etichetta.
martedì 15 giugno 2010
WWW.SARAEVENTS.IT
www.saraevents.it
giovedì 1 aprile 2010
Tutto sui documenti civili e religiosi
Il matrimonio religioso richiede la frequenza di uno specifico corso prematrimoniale tenuto in tutte le parrocchie, serve a preparare alla vita coniugale secondo i principi Cristiani e ad esaminare i principali aspetti, problemi ed esigenze che la coppia si ritroverà ad affrontare sin dal giorno del matrimonio. Oltre al parroco catechista, molte volte questi corsi vedono il supporto di specialisti del settore, quali psicologi e pediatri e anche avvocati. Le modalità di svolgimento sono decise autonomamente dalle diverse diocesi, anche se esistono dei principi che valgono in linea generale per tutti:
* I fidanzati devono presentarsi almeno un anno prima della data del matrimonio, e davanti al parroco della parrocchia di residenza, per richiedere informazioni e le modalità di partecipazione al corso;
* Il corso si tiene almeno tre mesi prima della data fissata per le nozze;
* I futuri sposi possono scegliere di seguire il corso in una delle parrocchie di provenienza oppure in una terza scelta
* La durata non deve essere inferiore a dieci giorni, divisi in più settimane;
* Ogni corso è costituito da poche coppie di futuri sposi (di solito cinque o sei) e propone momenti di confronto tra di esse, al fine di rivelarsi utile e costruttivo;
* Durante il corso, il parroco darà indicazioni sui documenti che si devono fare e quando presentarli. Particolarmente curata sarà anche la preparazione liturgica alla celebrazione;
* La partecipazione a questi corsi deve essere considerata moralmente obbligatoria;
* Al termine del corso viene rilasciato un attestato di frequenza, dalle Curie ritenuto indispensabile per ottenere il permesso di sposare.
La Chiesa Cattolica
richiede ai futuri sposi la partecipazione ad un corso preparatorio al matrimonio, da seguire presso una delle Parrocchie di provenienza oppure in una terza a scelta; la durata di tale corso di solito non supera i due mesi;
• Certificato di battesimo ad uso matrimonio, rilasciato da non più di sei mesi.Questo documento viene rilasciato dalla Chiesa in cui è stato ricevuto il sacramento. Nel caso in cui sia impossibile procurarsi un certificato di battesimo recente o anche vecchio, sarà sufficiente andare dal Parroco insieme ad un’altra persona (cristiana) che confermi il ricevimento del sacramento.
• Certificato di Cresima Che deve essere richiesto al parroco della parrocchia in cui è avvenuto il battesimo. Di solito, la Cresima è annotata nel certificato di battesimo. Se così non fosse, il certificato va richiesto alla parrocchia in cui si è svolta la cerimonia;
• Prova di Stato Libero Ecclesiastico della persona.Questa è necessaria quando uno degli sposi, dopo aver compiuto il sedicesimo anno di età, è stato residente in diocesi diverse da quella attuale. La Prova di Stato Libero avviene alla presenza di due testimoni: il Parroco istruisce un "processino" e raccoglie la testimonianza di due persone che hanno conosciuto lo sposo (o la sposa) nel periodo in cui ha avuto la residenza in un'altra diocesi. Se non vi sono testimoni, la prova avviene tramite giuramento dell'interessato.
Una volta prodotti questi certificati, il parroco consegna ai futuri sposi la richiesta di pubblicazioni civili da portare in Comune. Quindi si procede con la prassi civile, al termine della quale, l’Ufficiale di Stato Civile rilascerà il certificato di avvenute pubblicazioni civili. Tale documento, insieme ai certificati religiosi, verrà poi portato al Parroco che interrogherà separatamente i futuri sposi, durante il cosiddetto “consenso”.
Accertata l’assenza di irregolarità, il Parroco provvede alle “Pubblicazioni Religiose”
Le pubblicazioni, che indicano le generalità degli sposi e il luogo in cui intendono celebrare il matrimonio, vanno esposte in parrocchia o in entrambe se gli sposi non appartengono alla stessa.Nel momento in cui la coppia abbia deciso di sposarsi presso una Diocesi differente dalla propria, il Parroco di quest'ultima rilascia un modulo denominato stato dei documenti che, vidimato dalla Curia, andrà consegnato alla Parrocchia prescelta per poter procedere al matrimonio.
Dopo la celebrazione, il Parroco compila l’atto di matrimonio in duplice originale ed entro i successivi 5 giorni ne trasmette una copia all’ufficiale di stato civile del comune in cui è avvenuto il matrimonio stesso. L’ufficiale trascrive l’atto il giorno seguente e comunica l’avvenuto adempimento al parroco.Il matrimonio concordatario produce gli stessi effetti del matrimonio civile: non dal momento della trascrizione, ma da quello della celebrazione anche se l'ufficiale dello stato civile, per qualsiasi ragione, abbia effettuato la trascrizione oltre il termine prescritto. Quest'efficacia retroattiva della trascrizione non è irrilevante: basti pensare al caso del coniuge che muore subito dopo la celebrazione, e che trasmette così al coniuge superstite parte della propria eredità: il coniuge superstite ha la qualità di legittimario.
Pubblicazioni Civili:
Gli articoli da 93 a 104 del Codice Civile sono stati recentemente aggiornati dagli articoli da 50 a 62 del Nuovo Ordinamento di Stato Civile (D.P.R. 396/2000).La richiesta di Pubblicazioni è presentata all’Ufficiale di Stato Civile di uno dei due Comuni di residenza dei futuri coniugi. I legittimati a presentare tale richiesta sono i nubendi o un’altra persona munita di procura speciale (non è più richiesta la presenza di un genitore e dei testimoni). I nubendi dovranno dichiarare:
• Nome, cognome, luogo e data di nascita (per contrarre matrimonio occorre essere maggiorenni. Chi ha compiuto i 16 anni e non ancora i 18, può sposarsi quando ricorrano “gravi motivi” e previo decreto dell’autorità giudiziaria)
• Residenza e Cittadinanza
• Libertà di stato, cioè di non essere vincolati da precedente matrimonio (es. divorziati, vedovi, nullità del precedente matrimonio) ex art. 86 c.c.
• (solo per la donna) Che il precedente matrimonio è sciolto da almeno 300 giorni ex art. 89 c.c., cd. divieto temporaneo di nuove nozze
• Assenza di impedimenti di parentela, affinità, adozione o affiliazione ex art. 87 c.c.
• Assenza di una dichiarazione di interdizione per infermità di mente ex art. 85 c.c.
• Di non avere una condanna per omicidio consumato o tentato sul coniuge dell’altro sposo ex art. 88 c.c.
Una volta fatte queste dichiarazioni, l’Ufficiale di Stato Civile redige il processo verbale (che ha sostituito il vecchio registro delle Pubblicazioni), lo sottoscrive insieme ai due futuri sposi e verifica quanto dichiarato acquisendo i documenti d’ufficio.
Verificata la veridicità delle dichiarazioni, l’Ufficiale espone l’Atto di Pubblicazione per 8 giorni interi trascorsi i quali rilascia il certificato di avvenuta pubblicazione o il nulla osta al matrimonio da portare al Parroco nel caso di rito concordatario, o ancora l’autorizzazione in caso di matrimonio acattolico.
Quando uno degli sposi è residente in un altro Comune, l’Ufficiale di Stato Civile si preoccuperà di richiedere la pubblicazione anche in detto Comune, che affiggerà le pubblicazioni sempre per 8 giorni interi. Al nono giorno invierà la comunicazione di avvenuta esecuzione delle pubblicazioni all’altro ComuneSe si è scelta la strada del solo rito civile, il matrimonio potrà essere celebrato dopo 4 giorni dall’avvenuta ultima pubblicazione, altrimenti occorrerà aspettare anche i tempi per l’affissione delle pubblicazioni religiose.Per motivi di necessità, il matrimonio civile può essere celebrato anche in un Comune diverso da quello in cui sono state richieste le pubblicazioni.
In questo caso, analogamente a quanto già detto, l’Ufficiale di Stato Civile trasmetterà la documentazione agli uffici del Comune scelto per il rito.Anche se celebrato in un Comune diverso, il matrimonio civile si svolgerà comunque in Comune o in una location appartenente al Comune. Unica eccezione a tale regola è l’infermità o altro impedimento giustificato di uno o entrambi gli sposi.
Il matrimonio produce automaticamente il regime patrimoniale della cosiddetta "comunione dei beni" tranne se, al momento della celebrazione, si dichiara, innanzi all'ufficiale dello stato civile, di volere la "separazione dei beni". Tale regime può sorgere anche successivamente, se i coniugi che hanno optato per la separazione decidono, con apposita convenzione (atto pubblico), di passare alla comunione.Vediamo le differenze:
venerdì 26 marzo 2010
martedì 16 marzo 2010
PRESENTAZIONE SARA EVENTS
“Mi sono sempre piaciuti il glamour e le feste, partecipare ai momenti di gioia delle persone. Spesso un dettaglio è lo spunto per progettare l'immagine del matrimonio insieme al colore che sarà il fil rouge che percorrerà tutta la cerimonia dagli addobbi al catering, assieme agli sposi valuto il budget, le idee e i dettagli, sono sempre emotivamente coinvolta perchè voglio che sia tutto semplicemente perfetto!Tengo personalmente i contatti con la coppia curo la regia assistita da uno staff altamente specializzato, ma il tocco finale è sempre il mio. E tutto prende un sapore inconfondibile...per un giorno che rimarrà indelebile nella memoria di tutti”